Partitosi dipoi da Roma, l'imperatore, con la moglie imperatrice, venne a Brandicio, dove montato sopra le galee de' Veneziani insieme col cardinale Colonna, datogli legato dal papa, andò all'assedio di Durazzo, ch'essendo sino alla divisione prima dell'imperio toccato in sorte a' Veneziani e poi perso, desiderava per tante cortesie che le facevano in grazia loro prenderlo e consegnarglielo; ma non gli successe, però che un grand'uomo greco, detto Teodoro Conneno duca di Albania, vassallo di Teodoro Lascari, violentemente se n'era insignorito. Costui, mostrando con astuzia greca di volersi riconciliare con Pietro imperatore, l'alloggiò nella città, facendo finta di dargliela e volerlo di piú, per onorificenzia, accompagnare fino a Constantinopoli nell'imperio, dov'egli andava col legato per terra, avendo mandata l'imperatrice per mare sopra le galere de' Veneziani: e un giorno desinando a tavola l'ammazzò, facendo prigione il cardinale Colonna. Questa nuova cosí all'improviso e non aspettata, essendo intesa a Constantinopoli, turbò grandemente gli animi di tutti. Ma ritrovandosi allora messer Iacomo Tiepolo, podestà de' Veneziani, nella città e nell'imperio, con la sua prudenzia e buon consiglio operò sí che in poche ore acquietò tutto il tumulto nato per la morte dell'imperatore. E vedendo che le cose de' Francesi andavano ogni giorno declinando, e che di Francia non era mandato quel soccorso e aiuto che ragionevolmente si dovea aspettare, giudicò che, per star in pace e assicurare le cose della città, buona cosa era far tregua per alquanti anni col soldano e col Lascari e con gli altri signori vicini, che d'ogni parte facevano guerra con l'imperatore.
| |
Roma Brandicio Veneziani Colonna Durazzo Veneziani Teodoro Conneno Albania Teodoro Lascari Pietro Constantinopoli Veneziani Colonna Constantinopoli Iacomo Tiepolo Veneziani Francesi Francia Lascari
|