Il quale, accioché la memoria di tanto illustre e gloriosa impresa non sia molto piú dalla longhezza del tempo fatta oscura di quello che ella è stata fin ora, gli ha con la sua solita liberalità e magnificenza dato carico che ne debba far un copioso volume, raccogliendo tutte quelle cose che si truovano scritte, parte ne' memoriali e scritture autentiche portate in que' tempi con molte gioie e tesori dell'acquisto di Constantinopoli in questa città, dagli altri istorici che ne hanno parlato pretermesse, e parte ne' commentari scritti a penna ritrovati a' nostri tempi, che mai il Sabellico né alcun altro scrittore ha veduti, d'un grande gentiluomo francese di molta auttorità e maneggio, il quale, ritrovandosi sempre presente col conte Baldovino di Fiandra ed Enrico suo fratello in questa impresa, la volse allora, come colui che la maneggiò e della quale n'era benissimo instrutto, nella lingua francese con molte belle particolarità e con ogni diligenzia descrivere. Questo libro già alquanti anni il clarissimo messer Francesco Contarino, il procuratore di San Marco, essendo ambasciator in Fiandra a Carlo V imperatore l'anno 1541, e avendolo a caso in una libraria d'un monastero trovato, portò seco in questa città, non volendo patire che cosí bella istoria, tanto diligentemente e con tanto onore della sua patria per un uomo francese descritta, che altrove non si trovava, rimanesse perpetuamente nascosta in un solo libro scritto a penna dentro una libraria della Fiandra.
Or in queste istorie di mio figliuolo si leggeranno le mutazioni e i rivolgimenti di quelle signorie, con la morte, creazioni e prigionie di tanti imperatori e tiranni ch'erano a quel tempo in molte parti della Grecia e dell'Asia, con la turbulenzia del stato loro, e finalmente la perdita di tutto quello imperio che pervenne nei Latini; il dominio de' Veneziani nella Romania, con suoi privilegii e onoratissime giurisdizioni, e co' nomi di ciascheduna città, luogo, castello o casale, che cosí nella Tracia come nella Morea e nel Peloponeso le toccarono in sorte nella divisione dell'imperio fatta da' partitori; e dell'isole dell'Arcipelago, e de' signori che l'occuparono, a chi furono tolte; la porzione dell'imperio venuto in sorte a' baroni francesi, ch'altrimente si chiamavano pellegrini, e quella del medesimo imperatore Balduino ed Enrico fratelli, incoronati imperatori l'un dopo l'altro, con lor nozze e parentadi dopo l'acquisto dell'imperio fatti; la creazione del marchese di Monferrato in re di Salonichi e l'imperio suo, col maritaggio nella sorella del re d'Ungaria; la morte di Balduino, primo imperatore de' Latini, al quale, dopo preso da Valachi e Bulgari il primo anno del suo imperio in un conflitto, e tenuto molti mesi prigione, fu tagliata la testa e portata a Ioannizza lor re in Ternoviza, il quale, fattala nettare e trattone gl'interiori, adornata in forma di vaso, con molto oro intorno, la facea adoperare per bere in vece d'una tazza.
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