Ma avendo sufficientemente, e forse piú che a bastanza, con tanta digressione e cosí longa diceria dimostrato quello ch'io da prima avevo tolto a narrare del principio del libro di questo scrittore, mettendo qui fine mi volgerò ad esporre alcuni pochi luoghi sparsi ne' libri de messer Marco Polo, i quali, per maggior intelligenzia de' benigni lettori, alcuna dichiarazione richieggono.
Dichiarazione d'alcuni luoghi ne' libri di messer Marco Polo,
con l'istoria del reubarbaroLa cagione perché messer Marco Polo, nel primo capitolo del suo primo libro, incominciasse a scrivere il suo viaggio dall'Armenia minore fu questa: che partendosi egli di Acre, ov'era legato Teobaldo de' Visconti, che fu poi papa Gregorio X, andò per mare al porto della Ghiazzia, ch'è nell'Armenia minore, e fu questo il primo luogo dove smontasse per andare con suo padre e con suo zio al gran Cane. E allora le due Armenie, cioè minore e maggiore, erano sotto un principe cristiano, qual veniva col suo stato fino sopra il mare della Soria ed era tributario de' Tartari. Però lo descrisse secondo che li fu riferto da persone idiote; né bisogna che qui el lettore ricerchi da questo scrittore quella diligenzia e modo di scrivere che usano Strabone, Tolomeo e altri simili, per ciò che quella età era molto rozza, e non s'era ancora introdotto negli uomini quella politezza di lettere ed eleganza di stile e modo di descrivere la cosmografia che ora s'usa; aggiunto anco che in quelli tempi, per le continue guerre state lungamente de' Tartari, che occuparono tutto il Levante, sí come fecero i Gotti il Ponente, li termini antichi delle provincie erano tanto confusi, e in maniera cambiati li nomi e mescolata l'una con l'altra provincia, che quantunche egli avesse voluto usare maggiore diligenzia, non ci averebbe per ciò potuto dare miglior cognizione di quella che egli ha fatto.
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