Ismael, parlando di quello, dice: «Questo mare è salso, né v'entra in quello l'Oceano, ma è del tutto separato e quasi come rotondo, e s'estende in lunghezza per ottocento miglia e per larghezza seicento, e che la sua rotundità è forma ovale, ancor che altri vogliono che la sia triangulare; e chiamasi con tre nomi, cioè el Cunzar, Giorgian, Terbestan. La sua parte di verso ponente sono gradi 66 di longitudine e 41 di latitudine. Appresso la Porta di Ferro, andando verso mezodí per 153 miglia, vi sono le bocche del fiume Elcur, che si chiama Cyro appresso Tolomeo. Andando verso sirocco si trova la città di Mogan della provincia di Ardiul; ma a l'ultima volta di mezodí, passati 231 miglia, si trova la region del Terbestan, e in quel lito vi sono le provincie d'Elgil e Deilun. Poi, voltatosi verso levante, si viene alla città di Abseron, la qual è in longitudine gradi 79.45, e in latitudine 37.20, e scorre verso levante fino a 80 gradi di longitudine e 40 di latitudine; e andando avanti fino a gradi 50 di latitudine e 79 di longitudine si volta verso tramontana, dove sono le provincie del Turquestan e il monte Sehacuat. E in questo progresso il fiume Elatach, per essere il maggiore di tutti quelli che sono in quelle regioni, scarica in mare le sue acque con molte bocche, e fa grandissimi canneti e paludi; e gli abitanti vicini che ivi navicano referiscono che, come l'acque del detto giungono in mare, l'acque salse e chiare divengono di varii colori, e si navica molti giorni sempre trovando l'acqua dolce». La qual cosa conferma Plinio dicendo che, essendo Pompeo nella istessa guerra contra Mitridate, li fo affermato che alcune parti del detto mare erano dolci, per la gran moltitudine de' fiumi che correno in quello.
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