E acciò che le cose che noi non usiamo né avemo udite, le quali sono scritte in molte parti di questo libro, no paiano incredibili a tutti quelli che le leggeranno, si dinota e fa manifesto che 'l sopradetto messer Marco, rapportator di queste cosí maravigliose cose, fu uomo savio, fedele, devoto e adornato d'onesti costumi, avendo buona testimonianza da tutti quelli che lo conoscevano, sí che pel merito di molte sue virtú questo suo rapportamento è degno di fede; e messer Nicolò suo padre, uomo di tanta sapienza, similmente le confermava; e messer Maffio suo barba (del quale questo libro fa menzione), come vecchio devoto e savio, essendo sul ponto della morte, familiarmente parlando affermò al suo confessore sopra la conscienza sua che questo libro in tutte le cose conteneva la verità. Il che avend'io inteso da quelli che gli hanno conosciuti, piú sicuramente e piú volentieri m'affaticarò a traslatarlo, per consolazione di quelli che lo leggeranno, e a laude del Signor nostro Iesú Cristo, creatore di tutte le cose visibili e invisibili. Qual libro fu scritto per il detto messer Marco del MCCXCVIII, trovandosi prigione nella città di Genova, e si parte in tre libri, i quali si distinguono per proprii capitoli.
Dei viaggi di messer Marco Polo, gentiluomo veneziano
LIBRO PRIMO
Dovete adunque sapere che nel tempo di Balduino, imperatore di Constantinopoli, dove allora soleva stare un podestà di Venezia per nome di messer lo dose, correndo gli anni del N.S. 1250, messer Nicolò Polo, padre di messer Marco, e messer Maffio Polo, fratello del detto messer Nicolò, nobili, onorati e savi di Venezia, trovandosi in Constantinopoli con molte loro grandi mercanzie, ebbero insieme molti ragionamenti, e finalmente deliberorno andar nel mar Maggiore, per vedere se potevan accrescere il loro capitale.
| |
Marco Nicolò Maffio Iesú Cristo Marco Genova Marco Polo Balduino Constantinopoli Venezia Nicolò Polo Marco Maffio Polo Nicolò Venezia Constantinopoli Maggiore
|