Ma nel descendere verso la pianura, per l'umidità della neve la qual liquefatta scorre giú, talmente il monte è grasso e abondante d'erbe che nell'estate tutte le bestie dalla lunga circonstanti si riducono a stanziarvi, né mai vi mancano; e anco per il discorrere della neve si fa gran fango sopra il monte.
Ne' confini veramente dell'Armenia verso levante sono queste provincie: Mosul, Meridin, delle quali si dirà di sotto, e ve ne sono molte altre che saria lungo a raccontarle. Ma verso la tramontana è Zorzania, ne' confini della quale è una fonte dalla qual nasce olio in tanta quantità che molti camelli vi si potrebbono cargare, e non è buono da mangiare, ma da ungere gli uomini e gli animali per la rogna e per molte infirmità, e anco per brusciare. Vengono da parti lontane molti a pigliare questo oglio, e le contrate vicine non brusciano di altra sorte.
Avendosi detto dell'Armenia maggiore, ora diciamo di Zorzania
Della provincia di Zorzania e de' suoi confini sopra il mar Maggiore e sopra il mar Ircano, ora detto di Abaccú, dove è quel passo stretto sopra il qual Alessandro fabricò le porte di ferro; e del miracolo della fontana del monasterio di San Lunardo; della città di Tiflis.
Cap. 5.
In Zorzania è un re che in ogni tempo si chiama David Melich, che in lingua nostra si dice re David; una parte della qual provincia è soggetta al re de' Tartari, e l'altra parte (per le fortezze che l'ha) al re David. In questa provincia tutti i boschi sono di legni di bosso, e guarda due mari, uno de' quali si chiama il mar Maggiore, quale è dalla banda di tramontana, l'altro di Abaccú verso l'oriente, che dura nel suo circuito per duomila e ottocento miglia ed è come un lago, perché non si mischia con alcun altro mare.
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