Vi sono artefici e mercatanti, e tutti sono sottoposti al re dei Tartari.
Avendosi detto della provincia di Moxul, ora narraremo della gran città di Baldach.
Della gran città di Baldach overo Bagadet, che anticamente si chiamava Babilonia; e come da quella si navica alla Balsara sopra il mare che chiamano d'India, ancor che sia il sino Persico; e del studio che è in quella di diverse scienzie.
Cap. 7.
Baldach è una città grande, nella quale era il califa, cioè il pontefice di tutti li saraceni, sí come è il papa di tutti i cristiani. E per mezo di quella corre un gran fiume, per il quale li mercadanti vanno e vengono con le lor mercanzie dal mare dell'India: e la sua lunghezza, dalla città di Baldach fino al detto mare, si computa communemente secondo il corso dell'acque 17 giornate. E li mercatanti che vogliono andare alle parti dell'India navigano per detto fiume ad una città detta Chisi, e de lí partendosi entran in mare; e avanti che si pervenga da Baldach a Chisi, si trova una città detta Balsara, intorno la quale nascono per li boschi li miglior dattali che si trovino al mondo. E in Baldach si trovano molti panni d'oro e di seta, e lavoransi quivi damaschi e velluti, con figure di varii e diversi animali; e tutte le perle che dall'India sono portate nella cristianità per la maggior parte si forano in Baldach. In questa città si studia nella legge di Macometto, in negromanzia, fisica, astronomia, geomanzia e fisionomia. Essa è la piú nobile e la maggior città che trovar si possa in tutte quelle parti.
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