Io giudico che il nostro Signor messer Iesú Cristo volesse far vendetta de' suoi fedeli cristiani, dal detto califa tanto odiati, imperoché del 1225, stando in Baldach detto califa, non pensava mai altro ogni giorno se non con che modo e forma potesse far convertire alla sua legge gli cristiani abitanti nel suo paese, o vero, non volendo, di farli morire. E dimandando sopra di ciò il consiglio de' savii, fu trovato un punto della scrittura nell'Evangelio che dice cosí: «Se alcuno cristiano avesse tanta fede quanto è un grano di senapa, porgendo i suoi preghi alla divina Maestà faria muover i monti dal suo luogo». Del qual punto rallegratosi, non credendo per alcun modo questo essere mai possibile, mandò a chiamare tutti i cristiani, nestorini e iacopiti che abitavano in Baldach, ch'erano in gran quantità, e disse loro: «È vero tutto quello che 'l testo del vostro Evangelio dice?» A cui risposero: «È vero». Disse loro il califa: «Ecco che s'egli è vero qui si proverà la vostra fede. Certamente, se tra voi tutti non è almanco uno il qual sia fedele verso il suo Signore in cosí poco di fede quanto è un grano di senapa, allora vi riputarò iniqui, reprobi e infidelissimi. Per il che vi assegno dieci giorni, fra li quali o che voi per virtú del vostro Dio farete muovere i monti qui astanti, o vero torrete la legge di Macometto nostro profeta e sarete salvi, o vero non volendo farovvi tutti crudelmente morire». Quando li cristiani udirono tal parole, sapendo la sua crudel natura, che solo faceva questo per spogliarli delle loro sostanze, dubitarono grandemente della morte; nondimeno, confidandosi nel suo Redentore che gli libereria, si congregorono tutti insieme ed ebbero fra loro diligente consiglio, né trovorno rimedio alcuno se non pregare la Maestà divina che gli porgesse l'aiuto della sua misericordia.
| |
Iesú Cristo Baldach Evangelio Maestà Baldach Evangelio Dio Macometto Redentore Maestà
|