Da Tauris in Persia sono dodici giornate.
Del monasterio del beato Barsamo, che č nelli confini di Tauris.
Cap. 10.
Ne' confini di Tauris č un monasterio intitolato il beato Barsamo santo, molto devoto: quivi č uno abbate con molti monachi, i quali portano l'abito a guisa di carmelitani. E questi, per non darsi all'ocio, lavorano continuamente cintole di lana, le quali poi mettono sopra l'altare del beato Barsamo quando si celebrano gli officii. E quando vanno per le provincie cercando (come li frati di San Spirito), donano di quelle alli loro amici e agli uomini nobili, perché sono buone a rimuovere il dolore che alcun avesse nel corpo: e per questo ognuno ne vuole avere per devozione.
Del nome di otto regni che sono nella provincia di Persia,
e della sorte di cavalli e asini che ivi si truovano.
Cap. 11.
Nella Persia, qual č una provincia molto grande, vi sono molti regni, i nomi de' quali sono gli sottoscritti: il primo regno, il quale č in principio, si chiama Casibin; il secondo, qual č verso mezodí, si chiama Curdistan; il terzo Lor, verso tramontana; il quarto Suolistan; il quinto Spaan; il sesto Siras; il settimo Soncara; l'ottavo Timocaim, qual č nel fine della Persia. Tutti questi regni nominati sono verso mezodí, eccetto Timocaim, il quale č appresso l'Arbor Secco verso tramontana. In questi regni sono cavalli bellissimi, molti de' quali si menano a vendere nell'India, e sono di gran valuta, perché se ne vendono per lire dugento di tornesi, e sono per la maggior parte di questo prezio.
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