E da questo regno di Chiermain fin alla discesa predetta, nel tempo dell'inverno vi è cosí gran freddo, che appena l'uomo si può riparare portando continuamente molte vesti e pelli.
Della città di Camandu, che si truova dopo una discesa, e della region di Reobarle, e delli uccelli francolini e buoi bianchi con una gobba; e dell'origine delli Caraunas, che vanno depredando.
Cap. 14.
Dopo la discesa di questo luogo per le dette due giornate si truova una gran pianura, la qual verso mezodí dura per cinque giornate, nel principio della qual è una città chiamata Camandu, che già fu nobile e grande, ma non è cosí al presente, perché i Tartari piú volte l'hanno destrutta. E la regione si chiama Reobarle, e quella pianura è caldissima e produce frumento, orzo e altre biade. Per le coste de' monti di detta pianura nascono pomi granati, codogni e molti altri frutti, e pomi d'Adamo, i quali nelle nostre parti fredde non nascono. Ivi sono infinite tortore, per le molte pomelle che vi truovano da mangiare, né li saraceni mai le pigliano, perché le hanno in abominazione. Vi si truovano ancora molti fagiani e francolini, li quali non s'assimigliano alli francolini delle altre contrade, perché sono mescolati di color bianco e negro e hanno li piedi e becco rossi. Vi sono eziandio bestie dissimili dalle altre parti, cioè buoi grandi tutti bianchi che hanno il pelo picciolo e piano, il che avviene per il caldo del luogo, le corna corte e grosse e non acute; hanno sopra le spalle una gobba rotonda alta due palmi, sono bellissimi da vedere, portano gran peso perché sono fortissimi, e quando si dieno cargare si posano a guisa di camelli e poi si levano su.
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