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      E in capo delle otto giornate si trova una provincia nominata Timochaim, la qual è posta verso tramontana ne' confini della Persia, nella quale sono molte città e castelli. Vi è ancora una gran pianura nella quale v'è l'Alboro del Sole, che si chiama per i cristiani l'Albor Secco, la qualità e condizione del quale è questa: è un arbore grande e grosso, le cui foglie da una parte son verdi, dall'altra bianche, il quale produce ricci simili a quei delle castagne, ma niente è in quelli, e il suo legno è saldo e forte, di color giallo a modo di busso; e non v'è appresso arbor alcuno per spazio di cento miglia se non da una banda, dalla qual vi sono arbori quasi per dieci miglia, e dicono gli abitanti in quelle parti che quivi fu la battaglia tra Alessandro e Dario. Le città e castelli abondano di tutte le belle e buone cose, perché quel paese è d'aere non molto caldo né molto freddo, ma temperato. La gente osserva la legge di Macometto; sono in quelle belle genti, e specialmente donne, le qual a mio giudicio sono le piú belle del mondo.
     
      Del Vecchio della Montagna, e del palagio fatto far per lui, e come fu preso e morto.
      Cap. 21.
     
      Detto di questa contrata, ora dirassi del Vecchio della Montagna. Mulehet è una contrada nella quale anticamente soleva stare il Vecchio detto della Montagna, perché questo nome di Mulehet è come a dire luogo dove stanno li eretici nella lingua saracena; e da detto luogo gli uomini si chiamano mulehetici, cioè eretici della sua legge, sí come, appresso li cristiani, patarini.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136

   





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