Della provincia di Bascià, che è verso mezodí, e come gli abitanti portano molti lavori d'oro all'orecchie, e costumi loro.
Cap. 26.
Partendosi da Balaxiam e cavalcando verso mezodí per dieci giornate, si truova una provincia detta Bascià, gli uomini della qual hanno il parlar da per sé e adorano gl'idoli, e sono genti brune, e molto esperti nell'arte magica, e di continuo attendono a quella. Portano all'orecchie circoli d'oro e d'argento pendenti, con perle e pietre preziose, lavorati con grande artificio. Sono genti perfide e crudeli e astute secondo i costumi loro. La provincia è in luogo molto caldo. Il viver loro sono carne e risi.
Della provincia di Chesmur, che è verso sirocco, e degli abitanti, che sanno l'arte magica; e come sono vicini al mare dell'India, e della sorte di eremiti che son ivi, e vita loro di grand'astinenzia.
Cap. 27.
Chesmur è una provincia ch'è distante da Bascià per sette giornate, la cui gente ha il parlar da sua posta; e sanno l'arte magica sopra tutti gli altri, di sorte che constringono gl'idoli, che sono muti e sordi, a parlare, fann'oscurar il giorno e molte altre cose maravigliose, e sono il capo di tutti quelli ch'adorano gl'idoli, e da loro discesero gl'idoli. Da questa contrata si può andar al mare degl'Indiani. Gli uomini di questa provincia sono bruni e non del tutto negri, e le donne, ancor che siano brune, sono però bellissime. Il viver loro è carne, riso e altre cose simili; nondimeno sono magri. La terra è calda temperatamente, e in quella provincia sono di molte altre città e castelli.
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