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      Le sue genti adorano gl'idoli, alcuni osservano la legge di Macometto, e altri sono cristiani, i quali hanno tre belle e grandi chiese in detta città. Quelli che adorano gl'idoli hanno secondo la loro consuetudine molti monasterii e abbazie, e in quelle gran moltitudine d'idoli, de' quali alcuni sono di legno, alcuni di terra e alcuni di pietra, coperti d'oro e molto maestrevolmente fatti. Di questi ne sono di grandi e piccioli: quelli che sono grandi sono ben passa dieci di longhezza e giaceno distesi, e li piccioli gli stanno adietro, quasi che paiono come discepoli a fargli riverenza. Vi sono idole grande e picciole, che similmente hanno in gran venerazione. I religiosi idolatri vivono, secondo che par a loro, piú onestamente degli altri idolatri, perché s'astengono da certe cose, cioè dalla lussuria e altre cose disoneste; quantunque reputino la lussuria non essere gran peccato, perché questa è la loro conscienza, che se la donna ricerca l'uomo d'amore possino usare con quella senza peccato, ma s'essi sono primi a ricercar la donna allora lo reputano a peccato. Item che hanno un lunario di mesi quasi come abbiamo noi, secondo la cui ragione quelli che adorano gl'idoli per cinque o quattro overo tre giorni al mese non fanno sangue, né mangiano uccelli né bestie, come è usanza appresso di noi ne' giorni di venere, di sabbato e vigilie de' Santi. E i secolari togliono fino a trenta mogli, e piú e manco secondo che le loro facoltà ricercano, e non hanno dote da quelle, ma loro danno alle donne dote di bestie, schiavi e denari.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136

   





Macometto Santi