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      Allora, vedendosi i Tartari a tanta servitú cosí indegnamente soggiogati, non volendo separarsi l'un dall'altro, e conoscendo che non si cercava altro che la sua ruina, si partirono da' luoghi dove abitavano e andarono tanto per un lungo deserto verso tramontana che per la lontananza parse a loro esser sicuri, e allora denegorno di dare ad Umcan il solito tributo.
     
      Come Cingis Can fu il primo imperator di Tartari, e come combatté con Umcan e lo ruppe e prese tutt'il suo paese.
      Cap. 43.
     
      Avvenne che, circa l'anno del nostro Signore 1162, essendo stati i Tartari per certo tempo in quelle parti, elessero in loro re uno che si chiamava Cingis Can, uomo integerrimo, di molta sapienza, eloquente e valoroso nell'armi, qual cominciò a reggere con tanta giustizia e modestia, che non come signore ma come dio era da tutti amato e riverito; di modo che, spargendosi pel mondo la fama del valor e virtú sua, tutti i Tartari che erano in diverse parti del mondo si ridussero all'obedienza sua. Costui, vedendosi signore di tanti valorosi uomini, essendo di gran cuore, volse uscire di que' deserti e luoghi salvatichi, e avendo ordinato che si preparassero con gli archi e altre armi, perché con gli archi erano valenti e ben ammaestrati, avendosi con quelli esercitati mentre erano pastori, cominciò a soggiogar città e provincie. E tanta era la fama della giustizia e bontà sua, che dove egli andava ciascuno veniva a rendersi, e beato era colui che poteva essere nella grazia sua, di modo ch'egli acquistò circa nove provincie.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136

   





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