Cap. 50.
Partendosi dalla provincia di Campion si va per cinque giornate, nelle quali s'odono piú volte la notte parlar molti spiriti, con gran paura de' viandanti; e in capo di quelle, verso levante, si truova un regno nominato Erginul, qual è sottoposto al gran Can, e contiensi sotto la provincia di Tanguth. In detto regno sono molti altri regni, le cui genti adorano gl'idoli; vi sono alcuni cristiani nestorini e turchi, e molte città e castella, de' quali la maestra città è Erginul. Dalla qual partendosi poi verso scirocco si può andare alle parti del Cataio, e andando per scirocco verso 'l Cataio si truova una città nominata Singui, e ancor la provincia si chiama Singui, nelle quali sono molte città e castella: e contengonsi in detta provincia di Tanguth e sotto il dominio del gran Can. Le genti di questa provincia adorano gl'idoli; alcuni osservano la legge di Macometto, e alcuni sono cristiani. Ivi si trovano molti buoi salvatichi, i quali sono della grandezza quasi degl'elefanti e bellissimi da vedere, però che sono bianchi e neri. I loro peli sono in ciascuna parte del corpo bassi, eccetto che sopra le spalle, che sono lunghi tre palmi; qual pelo overo lana è sottilissima e bianca, e piú sottile e bianca che non è la seta: e messer Marco ne portò a Venezia come cosa mirabile, e cosí da tutti che la viddero fu reputata per tale. Di questi buoi molti si sono dimesticati, che furon presi salvatichi. E fanno coprire le vacche dimestiche, e i buoi che nascono di quelle sono maravigliosi animali, e atti a fatiche piú che niun altro animale: e gli uomini gli fanno portare gran carichi, e lavorano con quelli la terra il doppio piú di quello che lavorano gli altri, e sono molto forti e gagliardi.
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