Cap. 52.
Tenduc del Prete Gianni è una provincia verso levante, nella quale sono molte città e castella, e sono sottoposti al dominio del gran Can, perché tutti i Preti Gianni che vi regnano sono sudditi al gran Can, dopo che Cingis, primo imperatore, la sottomesse. La maestra città è chiamata Tenduc, e in questa provincia è re uno della progenie del Prete Gianni, nominato Georgio, ed è prete e cristiano, e la maggior parte degli abitanti sono cristiani. E questo re Georgio mantien la terra per il gran Can, non però tutta quella ch'avea il Prete Gianni, ma certa parte; e li gran Cani danno sempre in matrimonio delle sue figliuole e altre che discendono dalla sua stirpe ai re che siano discesi dalla progenie delli Preti Gianni. In questa provincia si truovano pietre delle quali si fa l'azzurro; ve ne sono molte e buone. Quivi fanno i zambellotti molto buoni di peli di camelli. Gli uomini vivono di frutti della terra e di mercanzie e arti. E il dominio è de' cristiani, perché 'l re è cristiano (come s'è detto), quantunque sia soggetto al gran Can; ma vi sono molti che adorano gl'idoli, e osservano la legge macomettana. Vi è anco una sorte di genti che si chiamano Argon, perché sono nati di due generazioni, cioè da quelli di Tenduc, che adorano gl'idoli, e da quelli che osservano la legge di Macometto: e questi sono i piú belli uomini che si truovino in quel paese, e piú savi e piú accorti nella mercanzia.
Del luogo dove regnano quelli del Prete Gianni, detto Og e Magog, e de' costumi degli abitanti e lavori di seta di quelli, e della minera d'argento.
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