LIBRO SECONDO
De' maravigliosi fatti di Cublai Can, che al presente regna, e della battaglia ch'egli ebbe con Naiam suo barba, e come vinse.
Cap. 1.
Ora nel libro presente vogliamo cominciar a trattar di tutti i grandi e mirabili fatti del gran Can che al presente regna, detto Cublai Can, che vuol dir in nostra lingua «signor de' signori». E ben è vero il suo nome, perché egli è piú potente di genti, di terre e di tesoro di qualunque signor che sia mai stato al mondo né che vi sia al presente, e sotto il quale tutti i popoli sono stati con tanta obedienza quanto che abbino mai fatto sotto alcun altro re passato; la qual cosa si dimostrerà chiaramente nel processo del parlar nostro, di modo che ciascuno potrà comprendere che questa è la verità.
Dovete adunque sapere che Cublai Can è della retta e imperial progenie di Cingis Can primo imperator, e di quella dee esser il vero signor de' Tartari. Questo Cublai Can è il sesto gran Can, che cominciò a regnar nel 1256 essendo d'anni 27, e acquistò la signoria per la sua gran prodezza, bontà e prudenzia, contra la volontà de' fratelli e di molti altri suoi baroni e parenti che non volevano: ma a lui la succession del regno apparteneva giustamente. Avanti che 'l fosse signor andava volentier nell'esercito e voleva trovarsi in ogni impresa, perciò che, oltre ch'egli era valente e ardito con l'armi in mano, veniva riputato di consiglio e astuzie militari il piú savio e aventurato capitano che mai avessero i Tartari; e dopo ch'ei fu signore non v'andò se non una sol fiata, ma nelle imprese vi mandava i suoi figliuoli e capitani.
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