Allora, quando vedremo questo, riprovaremo loro e la loro legge, e cosí mi battezzerò, e quando sarò battezzato tutti li miei baroni e grand'uomini si battezzeranno, e poi li subditi loro torranno il battesimo, e cosí saranno piú cristiani qui che non sono nelle parti vostre». E se dal papa, come è stato detto nel principio, fossero stati mandati uomini atti a predicarli la fede nostra, il detto gran Can s'avria fatto cristiano, perché si sa di certo che n'avea grandissimo desiderio. Ma, ritornando al proposito nostro, diremo del merito e onore che egli dà a coloro che si portano valorosamente in battaglia.
Della sorte de' premii ch'egli dà a quelli che si portano bene in battaglia,
e delle tavole d'oro ch'egli dona.
Cap. 3
Dovete adunque sapere che 'l gran Can ha dodici baroni savii, ch'hanno carico d'intendere e informarsi delle operazioni che fanno li capitani e soldati, particolarmente nelle imprese e battaglie ove si ritruovano, e quelle poi riferir al gran Can, qual, conoscendoli benemeriti, se sono capo di cent'uomini gli fa di mille, e dona molti vasi d'argento e tavole di commandamento e signoria. Imperoché quello che è capo di cento ha la tavola d'argento, e quello che è capo di mille ha la tavola d'oro overo d'argento indorato, e quello che è capo di diecimila ha la tavola d'oro con un capo di leone; e il peso di queste tavole è tale: di quelli che hanno il dominio di mille, sono ciascuna di peso di saggi cento e venti; e quella che ha il capo di leone è di peso di saggi dugento e venti.
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