E se 'l gran Can ha commesso che le conduchino della stima di caratti venti o ventuno, secondo il numero a loro ordinatoli quelle conducono. E giunte alla sua presenza le fa stimare di nuovo per altri stimatori, e di tutte ne fa eleggere per la sua camera trenta o quaranta che siano stimate piú caratti, e ne fa dare una a ciascuna delle moglie de' baroni, che nelle sue camere le debbano la notte diligentemente vedere, che non siano brutte sotto panni o difettose in alcun membro, e se dormono soavemente e non roncheggino, e se rendono buon fiato e soave, e che in alcuna parte non abbino cattivo odore. E quando sono state diligentemente esaminate si dividono a cinque a cinque, secondo che sono, e ciascuna parte dimora tre dí e tre notti nella camera del signore, per far ciascuna cosa che li sia necessaria; quali compiuti si cambiano e l'altra parte fa il simile, e cosí fanno fin che compino il numero di quante sono, e dopo ricominciano un'altra volta. Vero è che, mentre una parte dimora nella camera del signore, l'altre stanno in un'altra camera ivi propinqua, di modo che se il signore ha bisogno di qualche cosa estrinseca, come è bere e mangiare e altre cose, le donzelle che sono nella camera del signore comandano a quelle dell'altra camera che debbano apparecchiare, e quelle subito apparechiano, e cosí non si serve al signor per altre persone che per le donzelle. E l'altre donzelle che furono stimate manco caratti dimorano con l'altre del signore nel palagio, e gl'insegnano a cucire e tagliar guanti e far altri nobili lavori; e quando alcun gentiluomo ricerca moglie, il gran Can li dà una di quelle con grandissima dote, e a questo modo le marita tutte nobilmente.
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