Del regno di Tainfu.
Cap. 29.
Poi che s'è cavalcato dieci giornate partendosi da Gonza, si truova un regno nominato Tainfu, ed è capo di questa provincia, con una città che ha il medesimo nome, la qual è grandissima e molto bella. E quivi si fanno gran mercanzie e molte arti, e gran quantità di munizioni d'armi, che sono molto a proposito per gli eserciti del gran Can. Vi sono ancora molte vigne, dalle quali si raccoglie vino in grand'abbondanza; e benché in tutta Tainfu non si truovi altro vino di quello che nasce nel distretto di questa città, nondimeno s'ha vino a bastanza per tutta la provincia. Quivi hanno ancora frutti in abbondanza, perché hanno molti morari e vermicelli che producono la seta.
Della città di Pianfu.
Cap. 30.
Partendosi da Tainfu si cavalca sette giornate per ponente, trovando belle contrade, nelle quali si truovano molte città e castella, dove si fanno gran mercanzie e arti. Vi sono molti mercanti che vanno per diverse parti, facendo i loro guadagni e profitti. Fatto il camino di sette giornate si truova una città chiamata Pianfu, la qual è molto grande e molto pregiata, e sono in quella molti mercanti, e vivono di mercanzie e d'arti. Quivi nasce la seta in grandissima quantità.
Or lasciaremo di questa, e diremo d'un'altra grandissima città, nominata Cacianfu; ma prima diremo d'un nobile castello chiamato Thaigin.
Di Taigin castello.
Cap. 31.
Partendosi da Pianfu, andando verso ponente, si truova un grande e bel castello nominato Thaigin, qual dicesi aver edificato anticamente un re chiamato Dor.
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