In questo castello č un bellissimo e spazioso palagio, nel quale č una sala grande dove sono dipinti tutti i re famosi che furono anticamente in quelle parti, il che č bellissima cosa da vedere. E di questo re nominato Dor diremo una cosa nuova che gl'intravenne. Era costui potente e gran signore, e mentre stava nella terra non erano al servizio della persona sua altri che bellissime giovanette, delle quali teneva in corte gran moltitudine. Quando egli andava a spasso per il castello sopra una carretta, le donzelle la menavano (e conducevasi leggiermente, per esser picciola), e facevano tutte le cose ch'erano a commodo e in piacere del detto re. E dimostrava egli la potenzia sua nel suo governo, e si portava molto nobilmente e giustamente.
Era quel castello fortissimo oltre modo, e come referiscono le genti di quelle contrade, questo re Dor era sottoposto ad Uncan, ch'č quel che di sopra abbiam detto chiamarsi Prete Gianni, e per la sua arroganza e alterezza si ribellň a quello. La qual cosa intesa da Umcan, non potendo andarli contra né offenderlo, per esser in luogo fortissimo, si doleva grandemente. Dopo certo tempo sette cavallieri suoi vassalli l'andarono a trovar, dicendoli che li bastava l'animo di condurli vivo il re Dor; qual li promise grandissime ricchezze. Costoro partiti andorno a trovar il re Dor, fingendo di venir di lontani paesi, e alli servizii suoi s'acconciarono, dove cosí bene e diligentemente lo servivano che 'l re Dor gli amava e avea carissimi, e voleva sempre che quando egli andava alla caccia li fossero appresso.
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