Vivono di cacciagioni, perché quivi sono molti boschi e molte bestie salvatiche, cioè leoni, orsi, lupi cervieri, daini, caprioli, cervi e molti altri animali, delli quali conseguiscono grande utilità. E questa regione s'estende per venti giornate, camminando sempre per monti, valli e boschi, e trovando di continuo città, nelle quali commodamente alloggiano i viandanti. E poi che s'è cavalcato le dette giornate verso ponente, si truova una provincia nominata Achbaluch Mangi, che vuol dire città bianca de' confini di Mangi, la qual è piana e tutta populatissima, e le genti vivono di mercanzie e arti. E quivi nasce zenzero in gran quantità, il qual si porta per tutta la provincia del Cataio, con grande utilità de' mercanti; v'è frumento, riso e altre biade in abondanza e per buon mercato. E questa pianura dura due giornate, con infinite abitazioni; e in capo di due giornate si truovano gran monti e valli e molti boschi, e si cammina ben venti giornate per ponente trovando il tutto abitato. Adorano gl'idoli, e vivono di frutti delle lor terre e di cacciagioni di bestie salvatiche. Quivi sono molti leoni, orsi, lupi cervieri, daini, caprioli, e v'è gran quantità di bestie che producon il muschio.
Della provincia di Sindinfu, e del grandissimo fiume detto Quian.
Cap. 36.
Poi che s'è camminato venti giornate per quei monti, si truova una pianura e provincia, ch'è ne' confini di Mangi, nominata Sindinfu, e la maestra città si chiama similmente, la qual è molto nobile e grande. E già furono in quella molti re ricchi e potenti.
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