E si fanno molti zambellotti e panni d'oro e di seta, e vi nascono molte sorti di specie, che non si portano mai ne' nostri paesi. E quivi gli uomini sono grandissimi negromanti, imperoché fanno per arte diabolica i maggior veneficii e ribalderie che mai fossero viste overo udite: fanno venir tempesta e fulgori, con saette, e molte altre cose mirabili. Sono uomini di mali costumi. Hanno cani molto grandi, come asini, che sono valenti a pigliar ogni sorte d'animali, e massime buoi salvatichi, che si chiamano beyamini, qual sono grandissimi e feroci. Quivi nascono ottimi falconi laneri e sacri, molto veloci al volare, e ottimamente uccellano. Questa detta provincia di Thebeth è subdita al dominio del gran Can, e similmente tutte le regioni e provincie soprascritte; dopo la quale si truova la provincia di Caindú.
Della provincia di Caindú.
Cap. 38.
Caindú è una provincia verso ponente, qual già si reggeva per il suo re; ma, poi che fu soggiogata dal gran Can, egli vi manda i suoi rettori. E non intendiate per questo dir ponente che le dette contrade siano nelle parti di ponente, ma perché ci partiamo dalle parti che sono tra levante e greco venendo verso ponente, e però descriviamo quelle verso ponente. Le genti di questa provincia adorano gl'idoli, e sono in quella molte città e castella: e la maestra città similmente si chiama Caindú, la qual è edificata nel cominciamento della provincia. E ivi è un gran lago salso nel quale si truova gran moltitudine di perle, le qual sono bianche, ma non rotonde; e ne sono in tanta abbondanza che, se 'l gran Can lasciasse che ciascun ne pigliasse, veneriano in vil prezio: ma senza sua licenza non si possono pescare.
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