Passato detto fiume s'entra nella nobilissima provincia di Mangi.
E non crediate che abbiamo trattato per ordine di tutta la provincia del Cataio, anzi non ho detto la ventesima parte, però che messer Marco, passando per la detta provincia, non ha descritto se non quelle città che ha trovato sopra il camino, lasciando quelle che sono per i lati e per il mezo, perché saria stato cosa troppo longa e rincrescevole. Però, lasciando il dire di questo, comincieremo a trattare prima dell'acquisto fatto della provincia di Mangi e sue città, la cui magnificenza e ricchezza mostrerassi nel seguente parlare.
Della nobilissima provincia di Mangi, e come il gran Can la soggiogò.
Cap. 55.
La provincia di Mangi è la piú nobile e piú ricca che si truova in tutt'il Levante. E nel 1269 v'era un signore detto Fanfur, il piú ricco e piú potente principe che si sapesse essere stato già centenara d'anni, ma era signor pacifico e uomo che faceva grandi elemosine, né credeva che signor del mondo li potesse nuocere, per l'amore che li portavano i popoli e per la fortezza del paese, circondato da grandissimi fiumi: dal che processe che 'l detto non s'esercitò nelle armi, né manco volse che li suoi popoli vi s'esercitassero. Le città del suo regno erano fortissime, perché ciascuna avea intorno una fossa profonda e larga quanto poteva tirare un arco, piena d'acqua, né teneva cavalli a suo soldo, non avendo paura di alcuno. Né ad altro era rivolto l'animo del re e tutti i suoi pensieri, se non a darsi buon tempo e star di continuo in piaceri: avea nella sua corte e a' suoi servizii circa mille bellissime giovani, con le quali si vivea in grandissime delizie.
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