Vivono di mercanzie e arti: hanno seta assai e fanno panno d'oro e di seta in quantità, ed è abondante di tutte le cose da vivere.
Della città di Caim.
Cap. 58.
Quando si parte dalla città di Paughin si va una giornata per scirocco, e trovasi una città detta Caim, grande e nobile. Le genti adorano gl'idoli, spendono moneta di carta e sono sott'il gran Can. Vivono di mercanzie e d'arti, e hanno abondanza di pesci e cacciagioni di animali salvatichi e d'uccelli, e li fagiani vi sono in tanta copia che, per tanto argento quanto è un grosso veneziano, si ha tre buoni fagiani, i quali sono grossi come pavoni.
Della città di Tingui e Cingui.
Cap. 59.
Partendosi dalla detta città e cavalcando per una giornata, sempre si truova casali e terre lavorate, e dopo una città detta Tingui, la quale non è molto grande, ma abondante di tutti i beni necessarii al vivere umano. Sono idolatri e sottoposti al gran Can, e spendono moneta di carta; sono mercanti, e hanno gran copia di navilii, animali assai e uccelli. La qual città tende verso scirocco, e dalla sinistra parte verso levante, per tre giornate alla longa, si truova il mare Oceano: e in tutto quel spazio vi sono molte saline, e fassi gran copia di sale. Poi si truova una gran città detta Cingui, la qual è nobile e grande, e di questa città si cava grandissima quantità di sale, e fornisce tutte le provincie vicine, e il gran Can ne cava grandissima utilità e tributo, che a pena si potria credere. Adorano gl'idoli e hanno moneta di carta, e sono sotto il dominio del gran Can.
| |
Caim Paughin Caim Can Tingui Cingui Tingui Can Oceano Cingui Can Can
|