Della città di Iangui, che governò messer Marco Polo.
Cap. 60.
Caminando per scirocco da Cingui si truova la nobil città di Iangui, la qual è nobile e ha sotto di sé ventisette città, e per questo è potentissima, ed è sottoposta al gran Can. E in questa città fa residenzia uno de' dodici baroni avanti nominati, che sono governatori delle provincie, eletti per il gran Can. Sono idolatri, e vivono di mercanzie e d'arti: fannosi quivi molte armi e arnesi da battaglia, però che per quelle contrade v'abitano genti d'arme assai. E messer Marco Polo, di commissione del gran Can, n'ebbe il governo tre anni continui, in luogo d'un de' detti baroni.
Della provincia di Nanghin.
Cap. 61.
Nanghin è una provincia verso ponente, ed è di quelle di Mangi, molto nobile e grande. Sono idolatri e spendono moneta di carta, ed è luogo di gran mercanzie. Hanno seta, e lavorano panni d'oro e di seta in gran quantità e di molte maniere; abondantissima di tutte le biade e d'animali cosí domestici come salvatici e d'uccelli; sono ricchi mercanti, e per questo è utilissima provincia al signore, massime per le gabelle delle mercanzie.
Or trattaremo della nobil città di Saianfu.
Della città di Saianfu, che fu espugnata per messer Nicolò e messer Maffio Polo.
Cap. 62.
Saianfu è una nobile e gran città nella provincia di Mangi, alla cui iurisdizione rispondono dodici città ricche e grandi. Ivi si fanno molte mercanzie e arti, e abbruciano i loro corpi; spendono moneta di carta, e sono idolatri, sotto l'imperio del gran Can.
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