Questa espedizione fatta cosí presta crebbe la reputazione e credito a questi due fratelli veneziani appresso il gran Can e tutta la corte.
Della città di Singui, e del grandissimo fiume detto Quian.
Cap. 63.
Quando si parte dalla città di Saianfu e si va oltre quindici miglia verso sirocco, si truova la città di Singui, la quale non è molto grande, ma molto buona per le mercanzie. Ha grandissima quantità di navi, per esser fabricata appresso il maggior fiume che sia in tutto il mondo, nominato Quian, qual è di larghezza in alcuni luoghi dieci miglia, in altri otto e sei, e per longhezza, fino dove mette capo nel mare Oceano, sono da cento e piú giornate. In detto fiume entrano infiniti altri fiumi che discorrono d'altre regioni, tutti navigabili, che 'l fa esser cosí grosso, e sopra quello infinite città e castella: e vi sono oltra dugento città e provincie sedici che participano sopra di quello, per il quale corrono tante mercanzie d'ogni sorte che è quasi incredibile a chi non l'avesse vedute. Ma, avendo sí longo corso, dove riceve (come abbiamo detto) tanto numero di fiumi navigabili, non è maraviglia se la mercanzia che per quello corre da ogni banda di tante città è innumerabile e di gran ricchezza, e la maggior che sia è il sale, qual navigandosi per quello e per gli altri fiumi, forniscono le città che vi sono sopra e quelle che sono fra terra. Messer Marco vidde una volta che fu a questa città di Singui da cinquemila navi, e nondimeno le altre città che sono appresso detto fiume ne hanno in maggior numero.
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