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      La coperta della parte di dentro è dipinta di varii colori e figure, e similmente tutta la barca, e vi sono a torno a torno finestre che si possono serrare e aprire, accioché quelli che stanno a mangiar sentati dalle bande possino riguardare di qua e di là, e dare dilettazione agli occhi per la varietà e bellezza de' luoghi dove vengono condotti. E veramente l'andare per questo lago dà maggior consolazione e solazzo che alcun'altra cosa che aver si possa in terra, perché 'l giace da un lato a longo della città, di modo che di lontano, stando in dette barche, si vede tutta la grandezza e bellezza di quella, tanti sono i palagi, tempii, monasterii, giardini con alberi altissimi posti sopra l'acqua. E si truovano di continuo in detto lago simil barche con genti che vanno a solazzo, perché gli abitatori di questa città non pensano mai ad altro se non che, fatti che hanno i loro mestieri overo mercanzie, con le loro donne overo con quelle da partito dispensano una parte del giorno in darsi piacere, o in dette barche overo in carrette per la città, delle qual è necessario che ne parliamo alquanto, per esser un de' piaceri che gli abitanti pigliano per la città, al medesimo modo che fanno con le barche per il lago.
      E prima è da sapere che tutte le strade di Quinsai sono saleggiate di pietre e di mattoni, e similmente sono saleggiate tutte le vie e strade che corrono per ogni canto della provincia di Mangi, sí che si può andare per tutti i paesi di quella senza imbrattarsi i piedi. Ma perché i corrieri del gran Can con prestezza non potriano con cavalli correre sopra le strade saleggiate, però è lasciata una parte di strada dalla banda senza saleggiare, per causa di detti corrieri.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136

   





Quinsai Mangi Can