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      Vi sono similmente fatti in molti luoghi monti di terra, lontani un miglio un dall'altro, sopra i quali v'è una baldescra di legname dove è appiccata una tavola grande di legno, la qual, tenendola un uomo con la mano, la percuote con l'altra con un martello, sí che s'ode molto di lontano: e vi stanno delle dette guardie di continuo per far segno in caso di fuoco, perché, non li facendo presta provisione, anderia a pericolo d'ardere meza la città; overo, come è detto, in caso di ribellione, che udito il segno tutti i guardiani de' ponti vicini pigliano l'armi e corrono dove è il bisogno.
      Il gran Can, dopo ch'ebbe redutta a sua obedienza tutta la provincia di Mangi, qual era un regno solo, lo volse dividere in nove parti, constituendo sopra ciascuna un re, li quali vi vanno a star per governare e administrare giustizia alli popoli. Ogn'anno rendono conto alli fattori d'esso gran Can di tutte l'entrate e di ciascun'altra cosa pertinente al suo regno, e si cambian ogni tre anni, come fanno tutti gli altri officiali. In questa città di Quinsai tiene la sua corte e fa residenzia un di questi nove re, qual domina piú di cento e quaranta città, tutte ricche e grandi. Né alcuno si maravigli, perché nella provincia di Mangi vi sono 1200 città, tutte abitate da gran moltitudine di genti ricche e industriose; in ciascuna delle quali, secondo la grandezza e bisogno, tiene la custodia il gran Can, perché in alcune vi saranno mille uomini, in altre diecimila overo ventimila, secondo ch'egli giudicherà che quella città sia piú e manco potente.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136

   





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