E questo s'osserva nelle provincie del Mangi e del Cataio; e similmente tutti quelli che tengono ostarie scrivono sopra un libro il nome di quelli che vengon ad alloggiare, col giorno e l'ora che partono, e mandano di giorno in giorno detti nomi alli signori che stanno sopra le piazze. Item nella provincia di Mangi la maggior parte de' poveri bisognosi, che non possono allevare i loro figliuoli, li vendono alli ricchi, acciò che meglio sian allevati e piú abondantemente possino vivere.
Dell'entrata del gran Can.
Cap. 69.
Or parliamo alquanto dell'entrata che ha il gran Can della città di Quinsai e dell'altre a quella aderenti: il gran Can riceve da detta città e dall'altre che a quella rispondono, ch'è la nona parte overo il nono regno di Mangi; e prima del sale, che val piú quanto alla rendita. Di questo ne cava ogn'anno ottanta toman d'oro, e ciascun toman è ottantamila saggi d'oro, e ciascun saggio vale piú d'un fiorin d'oro, che ascenderia alla somma di sei millioni e quattrocentomila ducati: e la causa è ch'essendo detta provincia appresso l'oceano, vi sono molte lagune, overo paludi, dove l'acqua del mare l'estate si congela, e vi cavano tanta quantità di sale che ne forniscono cinque altri regni della detta provincia. Quivi nasce gran copia di zucchero, qual paga come fanno tutte l'altre specie tre e un terzo per cento; similmente, del vino che si fa di risi; delle dodici arti ch'abbiamo detto di sopra, che hanno dodicimila botteghe per una. Item tanti mercanti che portano le loro robbe a questa città, e da quella ad altre parti per terra riportano, overo traggono fuori per mare, pagano similmente tre e un terzo per cento; ma, venendo per mare e di lontani paesi e regioni, come dell'Indie, pagano dieci per cento.
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