Tutti i loro boschi sono di nobilissimi arbori e di grandissima valuta, e si truovano sandali bianchi e rossi, noci di quelle d'India, garofani, verzino e altre diverse sorti di speciarie.
Né v'essendo altre cose da dire, piú oltre procedendo, diremo dell'isola d'Angaman.
Dell'isola di Angaman.
Cap. 18.
Angaman è un'isola grandissima, che non ha re, le cui genti adoran gl'idoli, e sono come bestie salvatiche, conciosiacosaché mi fosse detto ch'hanno il capo simile a quello de' cani, e gli occhi e denti. Sono genti crudeli, e tutti quegli uomini che possono prendere gli ammazzano e mangiano, pur che non siano della sua gente. Hanno abondanza di tutte le sorti di specie. Le sue vettovaglie sono risi e latte e carne d'ogni maniera, e hanno noci d'India, pomi paradisi, e molti altri frutti diversi da' nostri.
Dell'isola di Zeilan.
Cap. 19.
Partendosi dall'isola d'Angaman, poi che s'è navigato da mille miglia per ponente, e alquanto meno verso garbin, si truova l'isola di Zeilan, la qual al presente è la miglior isola che si truovi al mondo della sua qualità, perché gira di circuito da duemila e quattrocento miglia. E anticamente era maggiore, perché girava a torno a torno ben tremila e seicento miglia, secondo che si truova ne' mapamondi de' marinari di quei mari; ma il vento di tramontana vi soffia con tanto empito che ha corroso parte di quei monti, quali sono cascati e sommersi in mare, e cosí è perso molto del suo territorio: e questa è la causa perché non è cosí grande al presente come fu già per il passato.
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