Hanno ancora molti idoli ne' loro monasterii, di forma di maschio e di femina, a' quali i padri e le madri offeriscono le figliuole; e quando l'hanno offerte, ogni volta che li monachi di quel monasterio ricercano ch'elle venghino a dar solazzo agl'idoli, subito vanno, e cantano e suonano facendo gran festa: e dette donzelle sono in gran quantità e con gran compagnie, e portano molte volte la settimana a mangiare agl'idoli a' quali sono offerte, e dicono che gl'idoli mangiano, e gli apparecchiano la tavola avanti di loro, con tutte le vettovaglie ch'hanno portato, e la lasciano apparecchiata per il spazio d'una buona ora, sonando e cantando continuamente e facendo gran sollazzo, qual dura tanto quanto un gentiluomo potria desinare a suo commodo. Dicono allora le donzelle che gli spiriti degl'idoli hanno mangiato ogni cosa, e loro poi si pongono a mangiare atorno gl'idoli, e dopo ritornan alle loro case. E la causa perché le fanno venire a fare queste feste è perché dicono i monachi che 'l dio è turbato e adirato con la dea, né si congiungono l'uno con l'altro né si parlano, e che, se non faranno pace, tutte le facende loro andranno di male in peggio e non vi daranno la benedizione e grazia loro: e però fanno venir le dette donzelle al modo sopradetto, tutte nude, eccetto che si cuoprono la natura, e che cantino avanti il dio e la dea. E hanno opinione quelle genti che 'l dio molte volte si solazza con quella, e che si congiungano insieme.
Gli uomini hanno le loro lettiere di canne leggierissime, e con tale artificio che, quando vi sono dentro e vogliono dormire, si tirano con corde appresso al solaro e quivi si fermano.
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