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      Di qui hanno origine li Bramini, che sono sparsi poi per tutta l'India: questi sono li migliori e piú veridici mercanti che si truovino, né direbbono mai una bugia per qualunque cosa che dir si potesse, ancor se v'andasse la vita. Si guardano grandemente di robbare e tor la robba d'altrui; son ancora molto casti, perché si contentano d'una moglie sola. E se alcuno mercante forestiero e che non conosca li costumi della contrada si raccomandi a loro e li dia in salvo le sue mercanzie, questi Bramini le custodiscono, vendono e barattanle lealmente, procurando l'utilità del forestiero con ogni cura e sollicitudine, non li dimandando alcuna cosa per premio, se per sua gentilezza il mercante non gliene dona. Mangiano carne e bevono vino; non uccideriano alcun animale, ma lo fanno uccidere da' saraceni. Si conoscono i Bramini per certo segnale che portano, che è un fil grosso di bambagio sopra la spalla, e leganlo sotto il braccio, di modo che quel filo appare avanti il petto e dopo le spalle. Hanno un re qual è molto ricco e potente, e che si diletta di perle e pietre preciose; e quando i mercanti di Malabar gliene possono portare qualcuna che sia bella, credendo alla parola del mercante, li dà due volte tanto quanto la gli costa: però li vengono portate infinite gioie. Sono grandi idolatri, e si dilettano d'indovinare, e massime negli augurii, e se vogliono comprare alcuna cosa, riguardano subito nel sole la sua propria ombra, e facendo le regole della sua disciplina procedono nella sua mercanzia.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136

   





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