Si fanno in questo regno molte coperte di letto di cuoio rosso e azzurro, sottilmente lavorate e cucite con fil d'oro e d'argento: e sopra quelle li saraceni dormono volentieri. Fanno ancora cussini tessuti d'oro tirato, con pitture d'uccelli e bestie, che sono di gran valuta, perché ve ne sono di quelli che vagliono ben sei marche d'argento l'uno. Quivi si lavora meglio d'opere da cucire, e piú sottilmente e con maggior artificio, che in tutt'il resto del mondo.
Or, procedendo piú oltre, diremo d'un regno detto Canam.
Del regno di Canam.
Cap. 30.
Canam è un grande e nobil regno verso ponente, e intendasi verso ponente perché allora messer Marco veniva di verso levante, e secondo il suo cammino si tratta delle terre che lui trovava. Questo ha re e non rende tributo ad alcuno; le genti adorano gli idoli, e hanno lingua da per sé. Quivi non nasce pevere né zenzero, ma incenso in gran quantità, qual non è bianco ma è come nero. Vi vanno molte navi per levare di quello, e di molte altre mercanzie che quivi si truovano. Si cavano molte mercanzie, e massime di cavalli per tutta l'India, alla qual ne portano gran quantità.
Del regno di Cambaia.
Cap. 31.
Questo è un gran regno verso ponente, il qual ha re e favella da per sé; non danno tributo ad alcuno; adorano le genti gl'idoli. E da questo regno si vede la stella della tramontana piú alta, perché quanto piú si va verso maestro tanto meglio ella si vede. Si fanno quivi molte mercanzie, e v'è endego molto e in grand'abbondanza; hanno boccascini e bambagio in gran copia.
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