Ma, azzuffatosi insieme, il re d'Abiscini fu vincitore e prese la città d'Adem e li diede il guasto, per vendetta del dispregio ch'era stato fatto al suo vescovo.
La gente di questo reame d'Abiscini vive di frumento, risi, carne, latte, e fanno olio di susimani, e hanno abbondanza d'ogni sorte di vettovaglie. Hanno elefanti, leoni, giraffe e altri animali di diverse maniere, e similmente uccelli e galline molto diverse, e altri infiniti animali, cioè simie, gatti mamoni, che paiono uomini. Ed è provincia molto ricchissima d'oro, e quivi se ne truova assai, e li mercanti vi vanno volentieri con le loro mercanzie, perché riportano gran guadagno.
Or parleremo della provincia di Adem.
Di Adem provincia.
Cap. 40.
La provincia d'Adem ha un re, qual chiamano soldano; gli abitatori sono tutti saraceni, e odiano infinitamente li cristiani. In questa provincia vi sono molte città e castella, e v'è un bellissimo porto, dove arrivano tutte le navi che vengono d'India con speciarie. E li mercanti che le comprano per condur in Alessandria le cavano delle navi e mettono in altre navi piú picciole, con le quali attraversano un colfo di mare per venti giornate, o piú o manco, secondo il tempo che fa; e giunti in un porto le caricano sopra cameli e le fanno portar per terra per trenta giornate fino al fiume Nilo, dove le caricano in navilii piccioli, chiamati zerme, e con quelle vengono a seconda del fiume fino al Cairo, e de lí per una fossa fatta a mano detta calizene fino in Alessandria: e questa è la via piú facile e piú breve che possino far i mercanti che d'Adem vogliono condur le speciarie d'India in Alessandria.
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