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      Similmente li mercanti in questo porto d'Adem caricano infiniti cavalli d'Arabia, e li conducono per tutti li regni e isole d'India, dove cavano grandissimo prezio o guadagno. E il soldan d'Adem è ricchissimo di tesoro, per la grandissima utilità che trae de' dretti delle mercanzie che vengono d'India, e similmente di quelle che si cavano del suo porto per India, perché questa è la maggior scala che sia in tutte quelle regioni per contrattare mercanzie, e ognun vi concorre con le sue navi. E nel 1200, che soldano di Babilonia andò la prima volta col suo esercito sopra la città d'Acre e la prese, mi fu detto che questo d'Adem vi mandò da trentamila cavalli e quarantamila camelli, per l'odio grande che portava a' cristiani.
      Or parleremo della città d'Escier.
     
      Della città d'Escier.
      Cap. 41.
     
      Il signor di questa città è macomettano, e mantiene la sua città con gran giustizia, ed è sottoposto al soldan d'Adem, ed è lontana da Adem da quaranta miglia verso scirocco. Ha molte città e castella sotto di sé; e questa città ha un buon porto, dove capitano molte navi d'India con mercanzie, e di qui traggono assai cavalli buoni ed eccellenti, che sono di gran valuta e prezio nell'India.
      In questa regione nasce grandissima copia d'incenso bianco molto buono, il quale a goccie a goccie scorre giú da alcuni arbori piccioli simili all'albedo. Gli abitatori alcune volte forano overo tagliano le scorze di quelli, e da' tagli overo buchi scorron fuori goccie dell'incenso; e ancor che non si facciano detti tagli, pur questo liquore non resta di venir fuori da detti arbori, per il grandissimo caldo che vi fa, e poi s'indurisce.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136

   





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