Or questi schiavi, vedendosi essere in gran numero, s'insuperbirono al tempo del detto soldano, di modo che l'uccisero e crearono in suo luogo uno di loro, con legge e ordini che mai non potesse esser alcun soldano che non fosse stato schiavo comprato. La qual republica con questo modo è durata da trecento anni poi che la principiò fino a' tempi nostri, che nel 1517 Selino XIII, imperator de' Turchi, preso Tomumbey, ultimo soldano d'Egitto, e fattolo morire appiccato, agli undici d'aprile, alla porta Bassuella al Cairo, com'hanno fine tutte le cose del mondo, la destrusse del tutto.
E per ritornar a parlare alcuna cosa della città del Derbent, che vuol dir porta di ferro, ch'è sopra il mare Caspio, dico ch'è opinione di molti scrittori ch'Alessandro Magno l'edificasse per impedire che li popoli della Scizia non venissero a predare nella Persia; e la chiamano con diversi nomi le Porte, delle quali parlando Plinio cosí dice: «Partendosi da' confini dell'Albania v'è una fronte di monti, dove abitano alcune genti salvatiche dette Helvi, e dopo Lubieni, Diduci e Sodii, e dopo quelli sono le Porte Caucase, le quali da molti per errore vengono chiamate Caspie, opera mirabile e grande della natura, che li monti si vedano interrotti dove siano le porte chiuse con travi ferrati; sotto il mezo delle quali vi passa il fiume Diriodoro, e di qua alquanto sopra una rupe v'è un castello detto Cumania, fortificato per vietar il passo ad infinite genti. Sopra il qual sito di paese il mondo è come diviso con porte». E chi sa che dal nome di questo castello, detto da Plinio Cumania, non pigliassero nome li popoli ch'erano sopra l'Asia, detti i Cumani, oltre le Porte Caspie verso tramontana, delle quali ne scrive in molti luoghi il detto messer Marco Polo e Hayton Armeno.
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