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      Cap. 3.
     
      Dopo che Cangio Can ebbe superato tutti i regni e le terre ch'eran appresso il monte Belgian, vidde un'altra visione. Gli apparve di nuovo in sogno il cavaliero bianco, il qual li disse: «La volontà d'Iddio immortale è che tu passi il monte Belgian e facci il tuo viaggio verso ponente, ove piglierai molti regni, paesi e terre, e metterai molti popoli sotto il tuo imperio; e acciò che tu sia certo quello ch'io ti dico essere il voler d'Iddio immortale, levati suso e va' con la tua gente al monte di Belgian, ove quello si congiugne col mare, e quivi dismonta, e voltatoti verso l'oriente, nove volte inginocchiato adorerai Dio immortale, e lui, ch'è onnipotente, ti mostrerà la strada per la quale potrai commodatamente passare». Veduta ch'ebbe tal visione, Cangio Can si levò tutto allegro, non temendo di cosa alcuna, imperoché la prima visione, per esser stata vera, gli dava ferma credenza di questa seconda. E subito raccolti da ogni parte tutti i suoi, comandò loro che lo seguissero con le mogli e i figliuoli e con tutto il loro avere. Andarono adunque per fino al luogo dove il mare grande e profondo s'accostava al monte Belgian, né si vedea in quel luogo via alcuna né modo da potervi passare. Subito Cangio Can, come gli era stato comandato da Dio, smontò da cavallo, e cosí feceron tutti, e voltatisi verso oriente, inginocchiati, nove volte adoraron, domandando grazia e perdono all'onnipotente e immortal Iddio, che gli mostrasse il modo e la via di passare. Stati tutta quella notte in orazione e levatisi la seguente mattina, viddero che 'l mare s'era ritirato adietro del monte per nove piedi e avea lasciata la via larga.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136

   





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