Mandò similmente detto soldano a' suoi vicini, promettendo a quelli che, venendo, darebbe loro gran somma di denari e diverse sorti presenti: onde, congregato l'oste d'una gran moltitudine di combattenti, s'aviò verso il luogo dove erano accampati i Tartari, i quali per la venuta del detto soldano non si smarrirono punto, ma in un luogo detto Cosedrach s'affrontorno insieme valorosamente, e quivi al fine i Tartari ruppero l'esercito del soldan di Turchia e s'insignorirno del detto reame. Questo fu nell'anno del nostro Signore 1244.
Di Gino Can figliuolo di Hoccota Can, terzo imperatore, che vivette poco tempo, dopo la cui morte fu eletto un suo parente detto Mangú, qual andato per pigliar un'isola s'annegò; e come fu eletto Cobila Can suo fratello, qual nel Cataio edificò Ions.
Cap. 5.
Poco tempo durò dopo Hoccota Can, che di questa vita mancò, al quale successe Gino Can suo figliuolo, ma visse poco tempo. A questo successe Mangú Can suo parente, il quale fu valentissimo, e al suo imperio sottomesse molte provincie. Finalmente come magnanimo imperatore andò per il mare del Cataio per pigliare un'isola, ed essendoli in assedio, gli uomini di quella, astuti e sagaci, mandarono per sott'acqua alcuni alla nave nella quale era Mangú, e tanto vi stettero che la fororno in molti luoghi, per il che l'acqua poi (non s'accorgendo alcuno) entrò nella nave, tal che s'affondò insieme con l'imperatore. I Tartari i quali eran andati con quello ritornorno, ed elessero per loro signore Cobila Can, fratello del predetto Mangú. Costui tenne l'imperio de' Tartari anni 42, e fu cristiano, ed edificò nel regno del Cataio la città di Ions, la quale (come si dice) è maggiore di Roma, ove lui dimorò tutt'il tempo della sua età.
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