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      Contra califo di Baldach comanderemo a Baydo, capitano de' Tartari i quali sono nel regno di Turquia e altri che sono in quei paesi circonvicini, che tutti debbino ubbidire al nostro fratello, il quale vogliamo che lo destrugga, come nostro capitale e pessimo nemico. Quanto al sussidio che cerca avere il re d'Armenia da' Tartari, vogliamo gli sia concesso sí come ei domanda. Ancora per special grazia gli concedemo che tutte quelle terre del suo regno le quali da' saraceni gli erano state tolte, e dopo sono state occupate da' Tartari, che Haloon nostro fratello subito le restituisca, per augmento e sicurtà del suo regno».
     
     
      Come Mangú Can si battezzò, e come mandò Haloon suo fratello all'espugnazione del castello degli Assassini.
      Cap. 10.
     
      Dopo che Mangú Can liberamente ebbe adempito le domande del re d'Armenia e confermate con privilegio, di subito volse ricevere il sacramento del battesimo, e fu battezzato da un vescovo ch'era cancelliere del re d'Armenia, il quale dopo battezzò tutta la famiglia dell'imperatore, cosí uomini come donne, con molti principi e persone nobili. Dopo l'imperatore ordinò quelli che dovessero seguire Haloon suo fratello, per sussidio della Terra Santa. Cavalcarono adunque insieme Haloon e il re d'Armenia per le sue giornate, fino che passarono il gran fiume Fison; dopo Haloon occupò col suo esercito tutti i paesi e terre da ogni parte, e in manco di sei mesi soggiogò tutt'il reame della Persia, il che gli fu facile, ritrovandosi allora senza signore e governatore.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136

   





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