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      Questo consiglio piacque molto ad Haloon, e immediate deliberò d'andar all'assedio di detta città, la quale, per esser tutta murata d'intorno e piena d'infinite genti e ricchezze, era riputata fortissima. Giunto che fu appresso, ordinò ch'ella fosse circondata dall'esercito, e quivi con cave sotto terra, balestri e altri ingegni gli diede gagliardamente la battaglia: e quantunque ella paresse inespugnabile, tuttavia l'assalto fu con tanta violenza che in termine di nove giorni la prese, nella quale truovò incredibile quantità di ricchezze. Era nel mezo della città un certo castello, il quale si tenne per undici giorni dopo che fu presa la terra, ma finalmente, essendoli state fatte molte cave sotto, s'arresero. Fu presa questa città da Haloon, e similmente tutta la Soria, nell'anno del Signore 1240.
     
      Come Haloon, volendo andare all'acquisto di Terra Santa, intesa la morte di Mangú Can, lasciò un suo capitano con diecimila Tartari, e lui prese il cammino verso levante.
      Cap. 13.
     
      Essendo Melecnasar, soldano d'Aleppo, in Damasco, ebbe nuova la sua città esser stata presa, con la moglie e i figliuoli; e pensando quello ch'ei dovesse fare, li parse che 'l meglio saria d'andare a gettarsi a' piedi d'Haloon e domandargli misericordia, sperando che per la clemenzia di quello, che gliela restituiria: ma la cosa non gli andò ad effetto, perché Haloon lo ritenne e mandò prigione insieme con la moglie e figliuoli in Persia, per levarsi via ogni occasione che gli potesse dar disturbo nel regno di Soria.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136

   





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