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      Un certo nepote di Guiboga, che stava quivi vicino, si mosse correndo dietro a' cristiani, per dirgli da parte di suo zio che lasciassero la preda; ma loro rivoltatisi l'ammazzarono, insieme con alcuni Tartari, non volendo restituire la preda. Avendo Guiboga inteso che i cristiani gli aveano ammazzato il nepote, subito si mise in cammino, e prese la città di Sidone e rovinò una gran parte delle mura, ammazzando alcuni cristiani: non però molti, per essersi fuggiti all'isole; per il che dopo i Tartari non si fidarono piú de' cristiani di Soria, né i cristiani de' Tartari, i quali furono scacciati da' saraceni del regno di Soria, come di sotto dichiareremo.
      Mentre che Haloon guerreggiava con Barcha, come di sopra è detto, il soldano d'Egitto, raccolto il suo esercito, se ne venne nella provincia di Palestina e fece fatto d'arme con Guiboga, capitano de' Tartari, in un luogo chiamato Hamalech, dove Guiboga fu vinto e morto. I Tartari che poterono fuggire di quella battaglia andorno in Armenia, e allora il regno di Soria andò sotto la potestà de' saraceni, fuori d'alcune città de' cristiani, le quali sono vicine al mare. Avendo inteso Haloon che 'l soldano d'Egitto avea assaltato la Soria e scacciato la sua gente, subito messe il suo esercito in ordinanza, e chiamò il re d'Armenia, il re de' Giorgiani e altri cristiani delle parti di levante, che venissero contra il soldano d'Egitto e altri saraceni. Fatte queste preparazioni s'ammalò, e di tal sorte fu l'infermità che in termine di quindici giorni morí, laonde l'espedizione di Terra Santa fu in tutto tralasciata.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136

   





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