Abaga, suo figliuolo, ebbe il dominio dal padre, e pregò l'imperatore Cobila Can che lo confirmasse, il che fu fatto nell'anno del Signore 1264.
Della morte di Haloon, e come successe Abaga Can suo figliuolo, e de' suoi costumi; e come il soldano d'Egitto mandò per mare in Cumania a far muover guerra ad Abaga Can.
Cap. 15.
Fu Abaga uomo prudente, e con gran prosperità governò il suo regno, e fu fortunato in tutte le cose sue, eccetto però in due: la prima, che non volse farsi cristiano come era stato suo padre, anzi adorava gl'idoli e dava fede a' sacerdoti idolatri; la seconda, che sempre ebbe guerra co' vicini di Tauris, e perciò il soldano dell'Egitto stette longo tempo in pace e quiete, e a questo modo la potenza de' saraceni crebbe grandemente. I Tartari che se ne potean fuggire andavano al soldano, per schifare i gravi pesi che da' suoi gli erano imposti. Intendendo queste cose, il soldano usò una gran sagacità contra i Tartari, percioché mandò per mare suoi nunzii nel regno di Cumania e di Russia, e con loro fe' patto che, volendo Abaga muovere guerra contra l'Egitto, essi l'assaltassero nel suo paese, promettendoli doni grandissimi; e in questo modo Abaga non poté assaltar l'Egitto, e il soldano senz'alcuna contradizione andò contra i cristiani, e facilmente occupò le terre di Soria: e cosí i cristiani persero Antiochia e altri castelli che possedevano nel detto regno.
Come il soldano d'Egitto ruppe l'esercito dove erano due figliuoli del re d'Armenia, l'uno de' quali uccise e l'altro prese; e come, ritornato di Tartaria, il re d'Armenia riebbe il figliuolo, il qual fece re, renunciandoli il regno, ed esso andò nella religione.
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