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      Dopo tre giorni Casano mandò a dire al re d'Armenia che ritornasse, percioché voleva assediar Damasco, e che Molai seguisse l'impresa come gli era stato ordinato, ammazzando quanti saraceni ei potesse. Il soldano dopo la battaglia si messe a fuggire con ogni velocità, cavalcando sopra camelli e dromedarii, né mai di giorno né di notte riposandosi, in compagnia d'alcuni detti beduini, i quali lo fecero andare alla volta di Baldach, dove si salvò. Gli altri saraceni fuggirono in diverse parti, secondo ch'essi pensavano potersi salvare, ma una gran parte, che andò per la via di Tripoli, fu crudelmente uccisa dalli cristiani i quali abitano il monte Libano.
      Ritornato che fu il re d'Armenia dove era Casano, trovò che la città d'Aman s'era resa, e che 'l tesoro del soldano e del suo esercito, il qual era grandissimo, era stato portato alla presenza di Casano: del che ognun ne prese gran maraviglia, come il soldano s'avesse voluto fare portar drieto tanto tesoro, intendendo andare a combattere. Raccolto adunque quello e tutte le spoglie che s'avevano guadagnate, le volse liberalmente divider fra tutti i Tartari e i cristiani, i quali si fecero ricchi.
      E io fra Ayton, che ho messo insieme la presente istoria, il qual fui presente in tutte l'espedizioni e battaglie che fecero i Tartari col soldano dal tempo di Halaon fin al dí d'oggi, non vidi mai né udi' dire che un principe tartaro facesse piú cose notabili in dua giorni di quelle che fece Casano: imperoché il primo giorno, con quelle poche genti che si ritrovò avere appresso di sé, sostenne l'impeto e furia di tutto l'esercito del soldano, e con la sua persona cosí valorosamente si portò che meritò fra tutti i combattenti riportarne laude e gloria, della quale per sempre se ne ragionerà fra' Tartari; nel secondo fu di tanta grandezza e liberalità d'animo che, di tante ricchezze e tesoro ch'esso avea acquistato, non si ritenne altro per sé se non una spada e una borsa, nella quale erano poste le scritture delle terre d'Egitto e del numero dell'oste del soldano.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136

   





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