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      Dopo che 'l re d'Armenia ebbe passato il fiume Eufrate, con tanta perdita delle sue genti (come s'è detto), deliberò d'andar a trovar Casano, avanti ch'ei ritornasse nel suo regno, per la qual cosa s'avviò verso la città di Ninive, dove faceva dimora. Il quale lo ricevé lietamente e con grandissimo onore, dolendosi grandemente de' danni e perdite ch'egli avea patito, per ricompenso de' quali, per special grazia, volse che mille cavalli de' suoi Tartari stessero di continovo alla guardia del regno d'Armenia, e oltre a questo che del regno di Turchia li fossero dati tanti denari ch'ei potesse tenere altri mille cavalieri armeni per sua custodia: e con queste grazie il re tornò a casa sua, e Casam gli ordinò ch'ei dovesse star vigilante alla guardia del suo regno, fino che si potesse andar alla ricuperazione di Terra Santa.
     
      Come Casan avanti la sua morte constituí successore Carbanda suo fratello, e della rotta che dette il re d'Armenia a' saraceni.
      Cap. 30.
     
      Ritornato che fu il re d'Armenia nel suo regno, ebbe in quello poco riposo, per li molti travagli che gli sopravennero. Dopo (come piacque a Dio) Casano s'infermò d'una gravissima infirmità, e vedendosi al fine del suo corso naturale, sí com'era saviamente vissuto, cosí ancora volse nel fine suo esser lodato, onde da savio fece il suo testamento, e instituí suo erede e successore Carbanda suo fratello. E fornite ch'esso ebbe quelle cose che erano da ordinare circa il governo del regno e della famiglia, fece alcune belle constituzioni e leggi, lasciandole in memoria a' suoi, le quali sono fermamente fin al presente osservate da' Tartari.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Terzo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1136

   





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