E io Hayton, scrittore di quest'istoria, in tre modi dico aver saputo le cose che si narrano e scrivono in questo libro. Primieramente, cominciando da Cangio Cham, il quale fu il primo imperatore de' Tartari, fino a Mangio Cham, il quale fu il quarto imperatore, tutte queste cose si narrano fedelmente, avendole io cavate dall'istorie de' Tartari. Da Mangio Cham fin alla morte di Haloon io le seppi da un mio zio, il quale di comandamento del signore Haytono, re d'Armenia, l'avea scritte: e perch'ei fu presente in quei tempi a tutte le predette cose, con gran diligenza le narrava a' figliuoli e a' nepoti, e oltre di questo le faceva scrivere, acciò che meglio si tenessero a memoria. Dal principio veramente d'Abaga Cham fino all'ultima parte di questo libro, dove hanno fine le narrazioni de' Tartari, io le seppi e, come quello che fui presente a tutte le cose ch'accaderono a' miei tempi, ne son per rendere verissimo testimonio. E quantunque fin qui abbiamo narrato dell'istorie de' Tartari, egli è ancora conveniente che parliamo alquanto della potenza e signoria di quelli che al presente vivono, acciò che meglio siano conosciuti.
Di Tamo Cham, sesto imperatore de' Tartari nel Cataio, e di tre altri imperatori che sono sotto di lui, cioè Chapar, Hochthai e Carbanda; e del nome de' regni che posseggono li detti.
Cap. 32.
Quello ch'al presente tiene l'imperio de' Tartari si chiama Tamar Cham, ed è il sesto imperatore; ha la sua sedia nel regno del Cataio, in una gran città detta Iong, qual, come di sopra s'è dichiarato, fu edificata da suo padre.
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