E, per quanto io trovo, questo primo scrittore che parla della vita d'Ussuncassan fu nominato Giovan Maria Angiolello, il quale in una sua istoria narra che serviva Mustafà, secondo figliuolo di Mahumet terzo gran Turco, e ch'egli si trovò nella giornata che fece il detto gran Turco, nella quale fu rotto su le isole nel mezo del fiume Eufrate dall'esercito d'Ussuncassan. Del secondo scrittore non si sa il nome, ma ben si vede che fu un gentile intelletto, il quale per cagion delle sue mercanzie andò quasi per tutta la Persia. A questi due scrittori abbiamo aggiunto due viaggi, l'uno del magnifico messer Iosafa Barbaro, e l'altro del magnifico messer Ambrosio Contarini, gentiluomini veneziani, che trattano delle medesime materie, di modo che delle cose avvenute nella Persia in que' tempi s'ha un'istoria, se non continuata, almeno scritta di maniera che l'uomo ne può restare in parte satisfatto.
Cosí la fortuna ci fosse stata favorevole a farne venire nelle mani il viaggio del magnifico messer Catarin Zeno, il cavalier che fu il primo ambasciatore ch'andasse in detta provincia al signore Ussuncassano; ma la longhezza del tempo, avvegna che fosse stampato, ha fatto sí che l'abbiamo smarrito. E veramente il sopradetto messer Catarino fu uno de' rari e degni gentiluomini che a quei tempi si ritrovasse in questa eccellentissima Republica, onde essa nel MCCCCLXXI l'elesse ambasciatore al signore Ussuncassano, per farlo muover contra il signor turco, col quale ella era in guerra ardentissima.
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