Egli, mosso dall'amore che portava alla sua patria, come buon cittadino, non avendo rispetto al lungo e pericoloso viaggio, accettò cotal carico allegramente, e tanto piú volentieri e prontamente v'andò, quanto aveva ferma speranza d'esser mezano miglior di ciascun altro a far tal effetto. Perciò che Caloianni, imperator di Trabisonda, marito d'Irene, unica figliuola di Constantino, ultimo imperatore di Constantinopoli, avendo maritata una sua figliuola nominata Despinacaton al signore Ussuncassano re di Persia, ne maritò un'altra, ch'era detta Valenza, al duca dell'Arcipelago, chiamato il signor Nicolò Crespo, della quale il duca n'ebbe quattro figliuole e Francesco, che fu duca dell'Arcipelago; del quale descende Giacomo Crespo, che vive oggidí, duca XXI di Naxo. Le qual figliuole tutte furono maritate onoratamente in Venezia, e una, ch'ebbe nome Firunza, fu madre della regina di Cipri e del clarissimo messer Giorgio Cornaro, il cavaliere e procurator suo fratello, dal quale sono poi discesi tanti reverendissimi cardinali; un'altra, ch'aveva nome Lucrezia, fu maritata al magnifico messer Iacomo Prioli, che fu padre di messer Nicolò Prioli il procuratore; Valenza, la terza, fu moglie del magnifico messer Giovanni Loredano, e Violante, la quarta, fu moglie del sopradetto magnifico messer Catarin Zeno.
Or questa Despinacaton, avvegna che fosse in Persia e molto lontana, avea nondimeno continuamente conservata la memoria della consanguinità e la benevolenza con la detta sua sorella Valenza, moglie del duca dell'Arcipelago, e medesimamente in Venezia con le sue nepoti.
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