Il qual, messosi in cammino col detto esercito, giunse in breve alla città del Toccato e pose tutt'il paese a ferro e fuoco, bruciando i borghi d'essa città; né dimorava a combatter fortezze, ma andava guastando ed estirpando il paese, di maniera ch'ogni persona fuggiva alle fortezze.
In questo tempo si trovava il signor Mustafà, figliuolo del Turco, con un capitano del padre chiamato Agmat bassà, mandato ad espugnar le fortezze di Caramania, e stavano accampati ad una città fortissima nominata Lula; e le genti ch'eran dentro, non essendo solite ad udire il terribil suono dell'artiglieria, si resero e furono mal trattate pel signor Mustafà. Però, fornita la città di presidio, intendendosi che 'l campo de' Persiani era a quelle bande, e che non v'era Ussuncassano in persona, si ritrassero per comandamento del signore e vennero al Cogno, donde, per non esser la città molto forte di mura, Mustafà Celebi fece levar le sue donne e donzelle col suo avere, mandandole ad un luogo quattro giornate lontano verso ponente al cammino di Constantinopoli, nominato Sabi Carrahasar, ch'è sopra un fortissimo monte. Il campo stette al Cogno per alcuni giorni; dopo, avendo inteso che Persiani venivano a quella volta, non si tenendo sofficiente al contrasto, si levò e venne alla città del Cuthei, dove trovò Daut bassà, ch'era beliarbei della Natolia, il qual faceva genti per resistere a' Persiani; e anche il gran Turco era passato lo stretto con tutta la sua corte e parte della Romania, per congiungersi con l'altro suo campo, stimando l'esercito de' nemici esser piú grosso, che, per aver essi avuto fantaria dalla Caramania, il loro esercito era ingrossato e andavano minacciando tutt'il paese.
| |
Toccato Mustafà Turco Agmat Caramania Lula Mustafà Persiani Ussuncassano Cogno Mustafà Celebi Constantinopoli Sabi Carrahasar Cogno Persiani Cuthei Daut Natolia Persiani Turco Romania Caramania
|