Pigliano similmente in nota tutte le some delle vettovaglie, e non vi si mette mano senza commissione de' detti arfaermiler, e non si dispensano fin che per altra via se ne possono avere. E quando sono impedite le strade e che manca la vettovaglia, li siniscalchi del campo vanno da li sarafaemiler, maestri di campo, e ricordano che questo o quel paese manca di farine e d'orzi, e li detti signori fanno consegnar uno over piú di quelli soprastanti con le sue condotte, e insieme vi mandano uno degli scrivani, e tal volta v'interviene un commissario de' siniscalchi del campo, e poste le vettovaglie in mercato mette loro il prezzo: e cosí le vendono, e si tiene buon conto cosí della quantità delle biade come del denaro che se ne trae. Vendute ch'elle sono, li denari vengono consegnati al soprastante per nome della comunità, e gli fanno le sue chiarezze della quantità delle biade vendute e del denaro consegnatoli. Giunto il soprastante nella sua patria, consegna li denari alla comunità, li quali sono distribuiti secondo la quantità delle biade che gli uomini hanno date per mandare al campo. E per esser cosí buon ordine, facilmente si provede al bisogno. Ed è cosa quasi incredibile a chi non l'ha visto la gran moltitudine de' cameli che portano le vettovaglie: e massimamente ciò si vidde in questa impresa contra Ussuncassan, nella quale il Turco, oltre la paga ordinaria, dette un'imprestanza di tre lune, cioè un quarterone, secondo l'ordine delle persone; diede anche sovvenzione a' timarati, perciò che essi per l'ordinario hanno la paga dell'entrate a loro consegnate.
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Ussuncassan Turco
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